Qui al Paguro ormai tutti dicono “fammi una Vacca” oppure “prendo cla vaca ed tò médra” altrimenti, a fine serata per la birretta della staffa “fammi un vitellino”.
L’abbiamo messa l’anno scorso alla spina come novità da provare…. non l’abbiamo più tolta.
Tafàt è una Apa prodotta dal birrifici agricolo mantovano Corte Pilone su idea e ricetta del Circolo del luppolo. Si tratta di una piacevolissima Apa ottenuta con malti pale belga e carapis e abbondantemente luppolata con chinook e citra.
I luppoli sono dosati con grande capacità dai birrai di Corte Pilone – birrificio aperto nel 2006 dai fratelli Carlo e Luigi Persico, che da subito hanno creduto nella possibilità di autoprodursi molte delle materie prime utilizzate nelle proprie birre – e il risultato è quindi una birra di estrema piacevolezza ed eleganza, dove a emergere sono nel finale le nette e fresche note del luppolo.
Il nome della birra è la contrazione dell’espressione dialettale la vaca at ta fat, che significa la vacca che ti ha fatto e che viene utilizzata nel mantovano sia con accezione positiva, per sottolineare stupore o entusiasmo, sia con l’intento negativo di maledire o disprezzare qualcuno.
E adesso… vado a farmi una vacca.